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Quaderni dell'Orsa
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Puglia in libreria > Scheda
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|  Descrizione | |
Di poesia non si vive, di libri di poesia se ne vendono pochi, le storiche collane di poesia delle principali case editrici sono a rischio chiusura, i coraggiosi editori di poesia devono trovare sempre più coraggio per continuare a pubblicare. Tutto vero, incontrovertibilmente. Eppure l’ultimo numero dei Quaderni dell’Orsa, "Sotto il cielo più largo del mondo. Trenta poeti dauni" curato da Raffaele Niro e Canio Mancuso, con un’operazione tutta controcorrente è dedicato proprio alla poesia. Il fatto è che, come dice Franco Loi, il grande poeta milanese che a marzo sarà ospite prestigioso della libreria Orsa Minore di San Severo, "la poesia, a differenza di quanto credono in molti, non è un gioco letterario, è una forma di conoscenza di sé e dell’universo". I trenta poeti antologizzati sono per la grande maggioranza viventi, e sei hanno meno di cinquant’anni. Insieme rappresentano un secolo di poesia, dal Novecento a oggi, e provengono tutti dal territorio dauno. In molti non vivono stabilmente là dove sono nati e guardano a questi luoghi con occhi molto diversi l’uno dall’altro oppure non vi guardano affatto, in nome di una non appartenenza rivendicata o semplicemente vissuta come normale nella realtà globale dei nostri tempi. Cinque scrivono anche o solo in dialetto. Stili, linguaggi, temi sono diversissimi. Ad accomunarli è solo questo criterio geografico: essere nati in Capitanata nel XX secolo. Ma, dice Sergio D’Amaro nella sua breve e puntuale prefazione, “il confine della Daunia è un criterio di comodo, ha una sua utilità didattica, ma non può dirsi certo che abbia una rispondenza reale con quanto davvero sta succedendo nel mondo globalizzato di oggi”. E, come rilevano i curatori, "nel volume sono quasi assenti i riferimenti al paesaggio geograficamente inteso, come memoria della terra perduta o vissuta; non ci sono vedute oleografiche di una Daunia inesistente. C’è però un’altra specie di paesaggio, elaborato in interiore homine, cioè il sentimento del luogo in cui si è o si vorrebbe essere". Ne viene fuori così una specie di Daunia dell’altrove. E alla fine può essere che conoscere i poeti nostri conterranei sia un altro modo per conoscere la nostra terra. L’ennesimo che i Quaderni dell’Orsa sperimentano. I luoghi sono creature millenarie. Può non bastare una vita a comprenderli a fondo. Se poi si tratta di luoghi vari e vasti come i nostri… La Daunia dal Subappennino porta al Gargano e fino alle Isole Tremiti passando per la spianata del Tavoliere, comprende isole e promontori, monti e colline, laghi e mare, fiumi e torrenti, pianura e grotte carsiche, per parlare
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Il dio dei nostri padri
Aldo Cazzullo
(HarperCollins)
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L'ora del destino
Antonio Scurati
(Mondadori)
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La casa dei silenzi
Donato Carrisi
(Longanesi)
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Atti umani
Han Kang
(Adelphi)
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